“Prima dell’entrata in esercizio del nuovo Gestore Unico del ciclo dei rifiuti RetiAmbiente S.p.A. dovremo aspettare ancora diversi mesi (probabilmente entro i primi mesi del 2018), arco temporale che vedrà l’ingresso di altri comuni”, scrivono i consiglieri comunali PD Rossano Forassiepi e Nicola Conti.

“RetiAmbiente avrà il compito di gestire in maniera integrata i rifiuti urbani per l’area vasta Toscana Costa, che interessa le province di Massa-Carrara, a Lucca, Pisa e Livorno.

In questo contesto invitiamo caldamente l’Amministrazione Comunale di Pietrasanta in qualità di socio di maggioranza in Ersu, a farsi promotore come coordinatore dei cosiddetti “comuni minori” presenti allo stato attuale e nell’immediato futuro all’interno di RetiAmbiente e soprattutto trovare sinergie coi comuni limitrofi, al fine di avere un maggior peso politico e di negoziazione all’interno del nuovo assetto societario ed evitare quindi di subire le decisioni dei comuni aventi quote maggiori adattandosi solo in un secondo tempo alle loro scelte.

Quando nascono società come RetiAmbiente per una gestione integrata di un servizio, generalmente le periferie ne risentono a favore dei grandi centri urbani, ma questa deve essere vissuta come un’opportunità per sfruttare sinergie ed ottimizzare il servizio, senza abbassarne la qualità e con l’obiettivo di ridurre la tassa sui rifiuti per i cittadini. Pensiamo allo smaltimento finale dei rifiuti che rappresenta uno dei costi maggiori per queste società: raccogliendo i rifiuti di un’area molto più vasta, il potere commerciale che RetiAmbiente avrà sarà sicuramente molto più forte e permetterà grandi risparmi che si ripercuoteranno favorevolmente sulla tariffa dell’utente.

Il ruolo del Comune di Pietrasanta potrebbe quindi essere strategico in quest’ottica, anche per garantire il mantenimento del posto di lavoro per i dipendenti Ersu, scongiurando trasferimenti fuori sede che avrebbero dure ripercussioni anche sulle famiglie degli interessati. La nostra proposta appare doverosa vista anche e soprattutto la completa assenza sul tema da parte della Giunta Mallegni dal suo insediamento ad oggi.

Infine è doverosa la precisazione che, a differenza di quanto Mallegni continui a sostenere, con l’entrata in esercizio di RetiAmbiente il servizio di raccolta del verde porta a porta non verrà abolito anche per gli altri comuni serviti dalla nuova Società, proprio perché il porta a porta è il preludio di una raccolta differenziata spinta quanto doverosa per raggiungere l’obiettivo di massima riduzione dei rifiuti prodotti.”

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